Teatro

Teatro

Il teatro di Parenzo ha aperto le sue porte il 10 dicembre 1887 con il nome di Teatro Comunale (Teatro municipale) e nel 1901, dopo la morte del compositore Giuseppe Verdi, è stato rinominato in Teatro Comunale Verdi – Parenzo. Il nome Verdi accompagnerà questo edificio fino alla fine della Seconda guerra mondiale.

 

Edificio del teatro

Il Teatro Verdi è stato costruito su progetto dell’architetto triestino Domenico Pulghera (1837 – 1917). La facciata principale ha una forma quasi quadrata. È suddivisa verticalmente in tre parti, con due risalti laterali più stretti che conferiscono monumentalità alla facciata, angoli enfatizzati da pietra lavorata a bugnato e un’unica stretta finestra nella parte inferiore. È molto marcato il contrasto tra queste parti laterali e il campo centrale della facciata, completamente aperto da ampie superfici vetrate, con una forte verticalità della cornice centrale che divide la facciata tra piano terra e primo piano. Al piano terra la parte centrale è scandita da tre grandi aperture ad arco sorrette da massicci pilastri a sezione rettangolare. Il piano superiore dà un’impressione ancor più marcata di leggerezza, con eleganti colonne dai capitelli corinzi e grandi aperture finestrate rettangolari, decorate nella parte inferiore da una balaustra ornamentale in ferro battuto. Nella parte alta la facciata termina con un architrave dalle caratteristiche classiciste, particolarmente sottolineato nelle porzioni laterali. Al di sopra, nella parte centrale, è collocata la statua di una musa con due putti che tengono in mano le maschere teatrali.

In più occasioni il teatro di Parenzo è stato sistemato — ampliato, restaurato e adeguato dal punto di vista impiantistico. Sul lato destro è stato aggiunto un corpo laterale che in origine si discostava un po’ nello stile dalla facciata originale, con elementi eclettici ancora più accentuati nella sua configurazione. Oggi è architettonicamente integrato nella facciata principale del teatro. Nel 1902 il teatro è stato completamente illuminato con lampadari e luci di sicurezza, nel 1907 è stato introdotto il gas e nel 1910 è stata installata l’illuminazione elettrica. Il Teatro Verdi è stato ristrutturato e nuovamente inaugurato il 19 novembre 1910. In quell’occasione sono stati sistemati i servizi igienici e la scala d’ingresso, ampliata per tutta la lunghezza e l’ampiezza della facciata e dotata di balaustre in pietra bianca. Interventi più importanti sull’edificio non si sono avuti fino al 2006, quando è stato completamente restaurato.

Oggi la platea conta 227 posti a sedere e, oltre a essere utilizzata per i programmi teatrali e cinematografici, è a disposizione per le diverse esigenze programmatiche delle associazioni cittadine, degli enti pubblici e di altri interessati.

 

Attività teatrale

Fino alla fine della Seconda guerra mondiale nel teatro si sono esibite compagnie teatrali di prosa e gruppi amatoriali provenienti dalle vicine città più grandi, Pola e Trieste, e hanno messo in scena i loro spettacoli anche i drammatici amatoriali di Parenzo. Sebbene il teatro di Parenzo come istituzione fosse registrato per rappresentazioni di prosa, opere e operette, oltre a ciò vi si svolgeva anche una significativa attività concertistica. Prevalevano gli autori italiani e i principali interpreti erano per lo più esecutori italiani. Nel teatro si tenevano anche numerose conferenze a tema, con relatori locali e stranieri. Durante il periodo di carnevale si organizzavano balli, spesso in maschera. La sala del teatro era utilizzata anche da numerose associazioni cittadine per lo svolgimento delle loro assemblee e riunioni. Dal 1910, nella sala del teatro venivano proiettate anche rappresentazioni cinematografiche.

Dopo la Seconda guerra mondiale, l’offerta culturale in città è proposta dal cinema Zagreb, la cui attività si amplia all’ambito culturale-educativo e, dal 1º gennaio 1960, viene registrata un’istituzione culturale – l’Università popolare (Narodno sveučilište) che, con il nome modificato in Università popolare aperta di Parenzo (Pučko otvoreno učilište Poreč), opera qui ancora oggi. Nella sala del teatro si svolge la vita culturale della comunità: spettacoli, proiezioni cinematografiche, concerti, manifestazioni, presentazioni e vari programmi occasionali durante tutto l’anno.